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1945 - AGOSTINO SALETTI, gettato nelle foibe a 42 anni dai soldati di TITO Asciano

1945 - AGOSTINO SALETTI, gettato nelle foibe a 42 anni dai soldati di TITO

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Agostino Saletti era nato ad Asciano il 7 Marzo1903, da Penelope Cantelli sorella di Isaia e Nazzareno Saletti, detto Piccione. La coppia, che ebbe 5 figli, due maschi e tre femmine, gestiva un negozio di mescita alcolici e vendita alimentari sfusi, come usava allora. 



Il punto vendita, si trovava dove oggi c'è il Bar Gelateria di Piero Moscatelli e rimase attivo fino a metà degli anni '60, gestito da due sorelle di Agostino.



Diventato aiuto macchinista nelle Ferrovie dello Stato, Agostino prese servizio a Genova e successivamente venne trasferito a Gorizia. Proprio lì, il 24 Maggio1945, venne arrestato da soldati Titini e tradotto a Idria, un paese attualmente appartenente alla Slovenia. 



Il settembre successivo fu deportato nel CAMPO DI CONCENTRAMENTO di San Vito di Lubiana. Da qui in poi si persero le sue tracce e oggi sappiamo che fu gettato nella vicina FOIBA DI COCEVIE. La sua presunta morte fu ufficializzata poco dopo, con l'archiviazione del caso a livello giudiziario.



La sua colpa: essere un cattolico attivo nella chiesa locale.



Agostino lasciò la moglie e due figlie: una delle quali vive ancora a Gorizia, l'altra si trasferì per lavoro a Milano.



Naturalmente la foto sembra risalire al 1930 circa.