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1951 - I due Soldati rientrano a Segole in moto Asciano

1951 - I due Soldati rientrano a Segole in moto

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Osvan e Claudio Soldati a cavallo di una moto ISO 125, rientrano a casa dopo essere stati in paese.

La foto è scattata subito dopo il bivio del Ponte del Garbo, sulla strada per Monteroni.

Una nota a parte merita la moto:

la Iso Rivolta è stata una casa automobilistica e motociclistica italiana attiva nel settore dei veicoli a motore dal 1948 al 31 dicembre 1974 che, negli anni, ha assunto varie denominazioni, da Isothermos a Iso Autoveicoli Spa nel 1952, a Iso Rivolta nel 1962, per finire a Iso Motors nel 1973.

Nel 1948 Rivolta acquistò i progetti e la piccola catena di montaggio delle Officine Ottavio Quadrio di Milano, dove si costruiva un piccolo scooter completamente carenato, progettato dall'ingegner Gianfranco Scarpa e dallo stesso commercializzato come Giesse Furetto. Il "Furetto", che mantenne identica denominazione anche col marchio Iso, sebbene dotato di ottime qualità per il comfort e la sicurezza di marcia, non ebbe successo a causa delle prestazioni velocistiche poco brillanti.

Ne segue dunque lo studio di un nuovo progetto che nel 1949 vede la luce lo scooter "Iso 125" (oggi popolarmente conosciuta col nome "Isoscooter"), equipaggiato da un motore a cilindro sdoppiato. L'anno successivo ne viene proposta una versione motoleggera "Isomoto". Entrambi riscuotono un buon successo di vendite che incoraggia l'azienda ad affiancare nuove versioni e modelli, che comprendono motocarri "Isocarro" e motoleggere con ruote a medio (Iso GT) e alto raggio (Iso Sport) sempre utilizzado lo stesso gruppo termico. All'inizio del 1952, fu presentato l'Isomoto 200, sempre con motore a cilindro sdoppiato da 198 cm³ a canna cromata, in grado di erogare circa 9 CV a 4750 giri/min. Nello stesso anno viene abbandonata definitivamente la produzione di frigoriferi e caloriferi e la ragione sociale varia in "Iso Autoveicoli Spa". Nel 1955 è proposto pure un ciclomotre "Isociclo" che adotta un motore con cambio a 2 marce della austriaca Rex Motoren Werk ma che non incontrerà il favore del pubblico. L'anno successivo si ripropone con nuovi motori a 4 tempi sia da 125 che 175 che impreziosiscono la gamma.

Da ricordare nel 1961 la presentazione di un'ultima motocicletta da 500cc con motore boxer nel che non entrerà mai in produzione.