Briciole di Storia: Opere d'Arte scomparse da non dimenticare
Asciano - Novembre 2007 - A Londra la pala di Matteo di Giovanni da Asciano (ADNKRONOS)In occasione della mostra dedicata al Rinascimento senese, "Renaissance Siena: Art for a City". Le due opere vanno a ricongiungersi alla grande "Assunzione della Vergine" del pittore, acquisita dalla National Gallery oltre un secolo fa.
Londra - Due dipinti di Matteo di Giovanni da Asciano, raffiguranti i Santi Agostino e Michele Arcangelo conservati nel Museo di Palazzo Corboli di Asciano, lasciano la Toscana per farsi ammirare, fino al 13 gennaio, dai visitatori della National Gallery di Londra, in occasione della mostra dedicata al Rinascimento senese, "Renaissance Siena: Art for a City". Le due opere vanno a ricongiungersi alla grande "Assunzione della Vergine" del pittore, acquisita dalla National Gallery oltre un secolo fa, parte centrale del complesso pittorico realizzato per la chiesa di Sant’Agostino ad Asciano, poi smembrato nel corso dei secoli, che comprendeva anche i Santi Agostino e Michele Arcangelo.
L’esposizione londinese ha fornito quindi l’occasione per riunire le tre tavole e ricomporre la pala, smembrata da oltre due secoli, al di sopra della quale c’erano, probabilmente, due immagini dell’Angelo annunciante e della Vergine annunciata (identificabile con l’opera oggi conservata nel Museum of Art di Providence, collocata per l’occasione al di sopra del San Michele Arcangelo ascianese). Tra gli artisti più prolifici e celebri della scuola senese del Quattrocento, Matteo di Giovanni dipinse la pala ascianese nel 1474, come attestava un’antica iscrizione oggi perduta. All’epoca, Matteo di Giovanni era un pittore di notevole successo: aveva già dipinto le ante del trittico Graziani (conservate nel Museo Civico di Sansepolco) che incorniciavano il celebre "Battesimo di Cristo" di Piero della Francesca che si trova proprio alla National Gallery di Londra.
Negli anni Sessanta, inoltre, su commissione di Pio II, Matteo di Giovanni aveva eseguito due pale per la Cattedrale di Pienza, mentre per la chiesa di Sant’Agostino aveva realizzato anche due tavole per gli altari del mercante senese Giacomo Scotti, una delle quali è oggi tra i più ammirati dipinti del Museo di Palazzo Corboli.
Il prestito dei Santi Agostino e Michele Arcangelo alla National Gallery ha anche lo scopo di promuovere, presso il pubblico londinese, uno dei musei più ricchi del circuito della fondazione Musei Senesi. All’interno del Museo di Palazzo Corboli, infatti, sono esposti veri anche capolavori dell’arte senese dei secoli XIV-XV, tra cui il Crocifisso ligneo di Giovanni Pisano, la "Madonna col Bambino" di Segna di Bonaventura, la "Madonna col Bambino" di Lippo Memmi, una "Annunciazione" intagliata da Francesco di Valdambrino, la pala con la "Natività" di Pietro di Giovanni d’Ambrogio e la "Natività della Vergine" del Maestro dell’Osservanza.
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