Le Botteghe della Memoria - la storia del 95nne Sirio Francini.
Asciano - Racconto presentato e premiato il 17 Dicembre al concorso indetto dalla Confesercenti Provinciale.Mio padre Santi era falegname dal 1911 perciò fu giusto e doveroso, per quei tempi (fine anni ’20), seguirlo ed aiutarlo nel suo lavoro. Avevo appena 10 anni quando, dopo essere stato a scuola, andavo a bottega ed il mio lavoro come apprendista, consisteva nel fare lo stucco con il gesso e l’acqua di colla o le vernici, scaldare la colla di pesce nella paiolina a “bagnomaria” ed addirizzare i” bullettini” (chiodi) con il martello (quante “pullere” nelle dita !!!).Con il passare degli anni iniziai a “lavorare al banco” facendo prima lavoretti semplici poi sempre più impegnativi ed importanti. Ricordo con soddisfazione che quando avevo circa 18 anni fui richiesto per un periodo dall’Amministrazione dell’Abbazia di Monte Oliveto per prestare la mia manodopera nel loro laboratorio di falegnameria..............
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