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Porta Nuova e Piazza Matteotti Rapolano Terme

PALAZZI MURA E MONUMENTI

Porta Nuova e Piazza Matteotti

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Porta Nuova e Piazza Matteotti


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Lo sviluppo di Rapolano nella seconda metà dell'Ottocento si deve alla costruzione della Strada Ferrata Centrale Toscana, inaugurata nel 1859. Da quel momento, la crescente notorietà delle acque termali locali richiamò i bagnanti da tutte le parti della Toscana.


Per questa crescente richiesta, all’unico stabilimento termale esistente: Bagni San Giovanni, se ne aggiunsero altri tre costruiti a tempo di record. Anche le due Porte medievali che, fino ad allora, avevano consentito l’accesso al paese: Porta dei Tintori e Porta Sant’Antonio, furono ritenute inadeguate alla crescente presenza di ospiti legati all'attività termale.


Così, nel 1884, un Comitato Promotore di 130 rapolanesi, avanzò la richiesta di costruzione di una nuova Porta, perché “ragguardevoli personaggi concorrenti a queste acque termali” erano “costretti a transitare per una stalla, onde farsi trasportare ai bagni". La richiesta era motivata dalla necessità di offrire “un soggiorno più gradevole ai bagnanti: principale risorsa del Comune"

 
Sebbene il Sindaco di allora, avesse espresso l’impossibilità, per le casse pubbliche, di sostenere la spesa necessaria alla demolizione di due caseggiati e la costruzione della nuova porta, in Consiglio Comunale fu comunque ribadita l’importanza dell’opera per il futuro sviluppo del paese. Grazie a una successiva sottoscrizione popolare, furono raccolte 4.561 lire (corrispondenti a oltre 20.000 € di oggi), a sostegno del progetto. 


Così, con la delibera del Consiglio Comunale del 24 marzo 1886, presieduto dal  Sindaco Girolamo Gori Martini,  fu deciso di prendere accordi con i proprietari degli stabili da abbattere. Successivamente, il 7 maggio del 1886, il Consiglio Comunale ne deliberò l' espropriazione forzata per ragioni di pubblica utilità.


Inoltre il 6 agosto 1886, il Comitato promotore dei lavori , presieduto da Gaspero Faggi, avrebbe provveduto a coprire, in aggiunta alle 3.000 Lire stanziate dal Comune e alla sottoscrizione popolare, l'eventuale somma occorrente per il completamento dei lavori.


Dopo soli 9 mesi di lavori, iniziati negli ultimo mesi dell'anno,  nel 1887 furono inaugurati:

  • un nuovo tratto di strada, l'attuale viale Mazzini
  • la porta Nuova,
  • la piazza della Misericordia, ora intitolata a Giacomo Matteotti.
     

Questo rilevante intervento urbanistico, rese possibile, oltre al passaggio dei bagnanti ospitati nel centro storico, verso e dagli stabilimenti termali, anche il traporto agevole di ogni tipo di merce all'interno del paese. 

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